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ANIMALI

 

 

Tutte le specie animali hanno la loro funzione, non esistono specie nocive o inutili. Distruggere una specie significa sconvolgere l’equilibrio naturale. Ad esempio, gli uccelli si nutrono di insetti e quindi ne mantengono bassa la quantità in una certa zona. Se gli uccelli diminuiscono, a causa dei cacciatori, oppure dei contadini che danno loro la caccia perché gli uccelli si cibano anche di spighe di grano, la conseguenza è che gli insetti rimangono senza nemici, quindi aumentano di numero e devastano i raccolti in maniera anche peggiore degli uccelli.

Un altro esempio è quello dei rapaci notturni, come il gufo o la civetta, i quali si nutrono di topi e quindi ne mantengono basso il numero. Se vengono distrutti i rapaci notturni, i topi prendono il sopravvento e diventano molto più numerosi.

Ogni specie di animali selvatici vive in un suo territorio, con dei confini precisi, che certi mammiferi delimitano con gli escrementi e che gli uccelli segnalano agli intrusi per mezzo del canto.

Impara ad amare, a rispettare e a proteggere gli animali, creature di Dio, a conoscere le loro abitudini, a osservarli; come vivono, di cosa si cibano, quali sono i pericoli che corrono.

 

 

ALCUNE SPECIE

Capriolo, cinghiale, donnola, ghiro, lepre, lupo, riccio, scoiattolo, talpa, tasso volpe

 

 

Il Capriolo

Ordine: Artiodattili - Famiglia: Cervidi

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Collocazione biogeografica:
eurocentroasiatica.

Caratteri distintivi: lunghezza testa - radice della coda 100 - 130 cm; altezza al garrese 55 - 77 cm; coda 1 - 2 cm; peso medio 24-26 Kg. Corpo abbastanza slanciato, testa relativamente corta, orecchie ed occhi grandi, collo sottile abbastanza lungo. Maschi con corna caduche brevi, a tre punte negli adulti. Arti sottili ma forti, coda ridotta a un breve mozzicone. Il mantello è in estate di colore rossiccio con le parti inferiori più chiare; in inverno è grigio tendente al bruno; muso nero, mento bianco; "specchio anale" bianco in inverno; nei piccoli il mantello ha tinte più scure, brune sui fianchi, con picchiettature bianche caratteristiche di tutti i giovani Cervidi.

A Impronta zampa anteriore:
lungh. ~4,5 cm; largh. ~3 cm

P Impronta zampa posteriore :
più piccola

Habitat: pianura, collina e anche montagna; in boschi di latifoglie misti con ricco sottobosco, intercalati da prati e campi coltivati.

Abitudini: attivo soprattutto al crepuscolo. Agile e aggraziato, corre rapidamente con salti frequenti. Animale poco sociale, vive isolato d'estate e in piccoli gruppi familiari d'inverno (composti da una femmina con i figli o figlie dell'anno precedente), i maschi possono aggregarsi a questo tipo di unità, di norma costituita da 4-10 esemplari. I maschi durante la primavera instaurano fra loro un rapporto gerarchico e verso maggio diventano più propriamente territoriali; l'area dominata, marcata con secreto di ghiandole, soprattutto su rami, arbusti e alberi, viene difesa contro tutti gli altri maschi adulti. Un territorio si estende su circa 5-20 ha. Al termine del periodo degli amori cessano le manifestazioni territoriali dei maschi e cominciano a formarsi i gruppi familiari invernali. I palchi cadono in autunno, i nuovi trofei sono completamente formati e puliti dal "velluto" la primavera successiva. Si nutre di getti, gemme, fogliame e piante erbacee; in inverno anche di apici legnosi, in estate e primavera ricerca Graminacee foraggere e soprattutto Leguminose. Gli accoppiamenti avvengono da luglio ad agosto, la gestazione dura circa 10 mesi ed è di tipo prolungato (caso unico tra gli Artiodattili), con annidamento della blastocisti a dicembre-gennaio. I piccoli, generalmente in numero di 2 (peso: 0, 5 - 1,6 Kg), sono poco attivi e vanno accuratamente assistiti; si rendono indipendenti a circa 9 - 12 mesi di età. La maturità fisiologica viene raggiunta dalle femmine verso i 14 mesi; la maturità sociale viene raggiunta nei maschi a 2 - 3 anni. In natura vive fino ad un massimo di 12 - 14 anni. Predato da Lupo, Volpe, Gatto selvatico e Aquila reale che possono aggredire soggetti ammalati o i piccoli.

Status: numeroso.

Distribuzione generale: Europa (inclusa la Gran Bretagna), Caucaso, Turchia, Iraq, Iran settentrionale, Turkestan, Siberia meridionale, Cina settentrionale e centrale, Corea. In Italia: originariamente presente in tutta la penisola e assente dalle isole. Oggi distribuito su di un areale pressoché continuo in Italia settentrionale, con distribuzione discontinua in Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria; è presente nell'Appennino tosco - emiliano, nella Maremma toscana, nella Riserva di Castel Porziano (Lazio), nel Parco Nazionale d'Abruzzo, nel Gargano e Sila. In Regione: diffuso, ma non molto numeroso, in tutto l'Appennino tosco - emiliano (nel medio e alto forlivese circa 3700 capi); Meritevole di essere ricordata è la popolazione dei Boschi di Carrega nelle colline parmensi (270 esemplari circa).

Protezione esistente: il Capriolo è specie cacciabile ai sensi dell'art.18 della L. 11/02/1992, n. 157. Specie protetta dalla Convenzione di Berna (L. 5/8/1981, n. 503, in vigore per l'Italia dall'1/6/1982). Le misure di protezione esistenti consistono nell'istituzione di Parchi nazionali e regionali, Riserve naturali.

Note: gran parte delle popolazioni della penisola sono "inquinate" da introduzioni di esemplari di origine alpina e centroeuropea. I nuclei di Caprioli presenti nella nostra Regione derivano, in gran parte, dalla diffusione di esemplari provenienti da complessi forestali demaniali soprattutto toscani.

 

 

Il Cinghiale

Ordine: Artiodattili - Famiglia: Suidi

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Collocazione biogeografica:
eurocentroasiatico-maghrebino-indiana.

Caratteri distintivi: lunghezza testa-corpo 100-150 cm; altezza al garrese 60-90 cm; coda 12-20 cm; peso del maschio 45-180 Kg, della femmina 30-150 Kg. Statura grande; corpo tozzo e robusto anteriormente sviluppato; testa grande e conica terminante in un muso o grugno nudo, occhi piccoli, orecchie grandi, dritte e pelose. Arti relativamente brevi e solidi, i posteriori più corti degli anteriori; coda corta e gracile terminante con un ciuffo di setole più lunghe. Mantello formato da grossolani peli e setole, generalmente di colore assai scuro: bruno nerastro o grigio brunastro. Maschi dotati di canini inferiori e superiori di grandi dimensioni, rivolti verso l'alto e disposti in modo da autoaffilarsi.

A Impronta zampa anteriore:
lungh. ~5-8 cm; largh. ~4-6 cm

P Impronta zampa posteriore :
simile

Habitat: pianura, montagna fino al limite della vegetazione arborea; in boschi folti a prevalenza di latifoglie con sottobosco, alternati a terreni pantanosi, pascoli o terreni coltivati.

Abitudini: prevalentemente notturno e crepuscolare, in luoghi appartati pascola anche di giorno. In determinate condizioni, per mancanza di cibo, compie spostamenti erratici migratori. I maschi adulti vivono generalmente solitari e raggiungono le femmine, unite in branchi, nel periodo degli accoppiamenti. Onnivoro, si nutre di ghiande, castagne, tuberi, bulbi, rape, cereali, frutta, piccoli invertebrati, uova, nidiacei di Uccelli e anche Rettili, Anfibi, carogne, topi e conigli. L'accoppiamento ha luogo in inverno, da novembre a gennaio; il parto avviene dopo 4 mesi in un covo nascosto nel fitto della boscaglia e foderato di foglie; il numero dei nati varia da 3-4 a 8-12; sono ricoperti da un mantello fulvo striato di bianchiccio; a 2-3 mesi sono svezzati, a 5-6 mesi si rendono indipendenti; la maturità sessuale fisiologica è raggiunta ad un anno e mezzo; il maschio raggiunge la maturità sociale a 4-5 anni. Vive in natura fino a 12 anni, in cattività fino a 20-25 anni. Può essere predato dal Lupo.

Status: numeroso.

Distribuzione generale: in passato in tutte le zone steppiche e boscose dalle Regioni Paleartica e Orientale compresa la Gran Bretagna, l'Irlanda e tutto il Giappone. Ora estinto nelle Isole Britanniche e in Scandinavia. Si è considerevolmente ridotto nelle parti continentali dell'Europa. In Italia: arco alpino occidentale, Alpi centro-orientali, Pianura Padana, Val d'Arno ad ovest di Firenze, Maremma, Appennino, Gargano e Sardegna. In Regione: ormai diffuso in quasi tutti i comuni del crinale appenninico.

Protezione esistente: il Cinghiale è specie cacciabile ai sensi dell'art.18 della L. 11/02/1992, n. 157. La sottospecie Sus scrofa meridionalis, presente in Sardegna e Corsica, è protetta dalla Convenzione di Berna (L. 5/8/1981, n. 503, in vigore per l'Italia dall'I/6/1982).

Note: l'origine delle popolazioni presenti in Emilia-Romagna è diversificata: immissioni autorizzate in territorio toscano, immissioni avvenute nell'ultimo decennio nell'alto Appennino parmense, immissioni abusive e fughe da recinti di allevamenti da cui la rapida diffusione e l'etorogeneità genetica delle popolazioni presenti. La presenza sul territorio di questo Suide è origine di danni alle coltivazioni agricole e costituisce fonte di preoccupazione per gli allevatori di suini per la possibilità di diffusione di malattie.

 

La Donnola

Ordine: Carnivori - Famiglia: Mustelidi

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Collocazione biogeografica:
eurocentroasiatico-mediterranea

Caratteri distintivi: lunghezza testa - corpo 150-270 mm; coda 39-90 mm; piede posteriore 21-41 mm; peso 40-130 g (femmine sensibilmente più piccole dei maschi). Dimensioni piccole, forma slanciata, corpo allungato e cilindrico, orecchie corte e rotonde e coda corta. Arti brevi. La pelliccia densa e soffice è di colore dominante bruno chiaro giallastro, la coda è di colore uniforme. Nelle regioni fredde (per esempio Nord Europa) è talvolta soggetta a dimorfismo stagionale, per cui il colore, durante l'inverno, diviene completamente bianco.

A Impronta zampa anteriore:
lungh. ~1,4 cm; largh. ~1 cm

P Impronta zampa posteriore :
lungh. ~1,4 cm; largh. ~1 cm

Habitat: pianura, collina e montagna, anche oltre i 2000 metri di altitudine, in terreni coltivati, boschi, zone cespugliate, sassaie e presso abitazioni abbandonate.

Abitudini: attiva specialmente di notte, ma anche di giorno. Molto vivace, è capace di arrampicarsi, scavare, si introduce in ogni cavità del terreno, corre celermente e nuota. Vive solitaria o in piccoli gruppi familiari, si rifugia in tane scavate nel terreno da altri animali, il nido di fieno viene costruito nelle cataste di sassi, legna, paglia, fra le radici degli alberi e nelle loro cavità. Si ciba prevalentemente di Roditori, ma anche di lepri, conigli, Uccelli e loro uova, Anfibi e Rettili. Il periodo degli accoppiamenti va da marzo ad agosto con 1 o 2 nidiate; dopo una gestazione di 35 giorni nascono 5-6 piccoli di appena 1,5 g, ciechi e inetti. A 4 settimane aprono gli occhi, a 6-8 settimane vengono svezzati e cominciano a catturare le prime prede; a 3 mesi sono indipendenti e maturi sessualmente. In natura vive fino a 4 anni, in cattività fino a 8-10anni. Può essere predata da altri Carnivori (Canidi, Felidi e Mustelidi) e Uccelli Rapaci.

Status: numerosa.

Distribuzione generale: nell'intera Regione Paleartica ad eccezione della Penisola Arabica, Irlanda, Islanda e Isole Artiche; presente nelle Azzorre. Anche in gran parte dell'America del Nord, se si considera la sp. M. rixosa cospecifica. Introdotta in Nuova Zelanda. In Italia: tutta la penisola, la Sicilia e la Sardegna. In Regione: presente ovunque.

Protezione esistente: specie tutelata ai sensi della L. 11/02/1992 n.157 in quanto considerata non cacciabile. E' specie protetta dalla Convenzione di Berna (L. 5/8/1981, n. 503, in vigore per l'Italia dall'1/6/1982).

 

 

Il Ghiro

Ordine: Roditori - Famiglia: Gliridi

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Collocazione biogeografica:
euroanatolico-caucasica

Caratteri distintivi: lunghezza testa-corpo 130-210 mm; coda 110-153 mm; piede posteriore 25-34 mm; peso 70-280 g. Dimensioni relativamente grandi, forma snella; testa tondeggiante con occhi sporgenti, orecchie assai piccole, coda lunga e folta. Il mantello è di colore grigio cenere nella parte dorsale, più sfumato lungo i fianchi, biancastro sul ventre; la coda ha una colorazione appena più marcata rispetto a quella del dorso, con una tonalità più chiara nella parte inferiore, continuazione della fase di colore del ventre.

A Impronta zampa anteriore:
lungh. ~2 cm; largh. ~2,2 cm

P Impronta zampa posteriore :
lungh. ~3 cm; largh. ~2,5 cm

Habitat: pianura, collina e montagna, raramente oltre i 1000 m di altitudine, in parchi, giardini, frutteti; boschi di latifoglie, soprattutto querceti.

Abitudini: di preferenza notturno, vive principalmente in cavità di alberi. Si muove agilmente ed abilmente; la coda ha funzione equilibratrice negli spostamenti ed avvolgente quando l'animale è in riposo. Frequenta poco il terreno. Gregario, vive in gruppi familiari, sia durante la vita attiva che il letargo. Il letargo va da ottobre ad aprile. Usa riposare tutto il giorno. Il ricovero invernale è ricavato, in genere, nel terreno ad una profondità di 50-60 cm, ma anche in granai e nidi artificiali. Il nido è rotondeggiante, rivestito di foglie con entrate laterali e tappezzato internamente con materiali soffici. L'alimentazione è prevalentemente vegetale, si nutre occasionalmente di uova, nidiacei, nonché piccoli Mammiferi. L'accoppiamento avviene una o due volte tra maggio e ottobre, generalmente in luglio e agosto; i piccoli (da 2 a 7) nascono ciechi e nudi, raggiungono una certa autonomia dopo 2 settimane, a 3 settimane aprono gli occhi e cominciano ad alimentarsi direttamente; la maturità sessuale viene raggiunta dopo i 10 mesi di età. La durata massima della vita in natura è intorno ai 6 anni. E' predato soprattutto da Martora, Faina, Gatto selvatico e dagli Strigiformi.

Status: numeroso.

Distribuzione generale: Europa, dal Mediterraneo al Baltico (eccetto la maggior parte della Penisola Iberica, Francia settentrionale, Paesi Bassi e Danimarca), a est fino al Volga, anche Caucaso; Asia Minore settentrionale; Creta, Corfù, Sicilia, Sardegna e Corsica. In Italia: tutto il territorio, comprese le isole. In Regione: nei boschi di collina e di montagna, più raro in pianura.

Protezione esistente: specie tutelata dalla L. 11/02/1992, n.157 in quanto considerata non cacciabile. E' inoltre specie protetta dalla Convenzione di Berna (L.5/8/1981, n.503, in vigore per l'Italia dall'1/6/1982).

 

La Lepre

Ordine: Lagomorfi - Famiglia: Leporidi

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Collocazione biogeografica:
eurocentroasiatico-mediterraneo-etiopica

Caratteri distintivi: lunghezza testa-corpo 480-700 mm; coda 74-110 mm; piede posteriore 110-160 mm; peso 2,5-6,5 Kg. Corpo slanciato, compresso lateralmente, testa piuttosto piccola ben distinta dal corpo; occhi grandi; orecchie lunghe; coda moderatamente sviluppata, superiormente nera. Arti posteriori più lunghi degli anteriori. Struttura generale atta alla corsa ed al salto. Pelliccia piuttosto soffice, colore dominante fulvo grigiastro con tinte nerastre sul dorso; parti inferiori ed interne degli arti biancastre, punta delle orecchie nera.

A Impronta zampa anteriore:
lungh. ~5 cm; largh. ~3 cm

P Impronta zampa posteriore :
lungh. ~6-12 cm; largh. ~3,5 cm

Habitat: pianura, collina, montagna fino a 2000 m di altitudine; in diversi ambienti quali campi coltivati ma anche boschi, soprattutto di latifoglie, brughiere e dune.

Abitudini: prevalentemente notturna, in situazione tranquilla esce dal rifugio anche in pieno giorno. Sedentaria e solitaria, non si allontana mai dal proprio territorio. Corre velocemente e a lungo, spicca lunghissimi salti, nuota in caso di necessità; possiede udito e olfatto molto fini. Il rifugio consiste in un leggero incavo del terreno in luogo riparato e asciutto, seminascosto da massi e cespugli. Il rifugio viene cambiato di tempo in tempo, in inverno è in zone più soleggiate ed è più profondo. Si alimenta con vegetali freschi ma anche secchi, barbabietole, semi e cortecce di alberi. Il periodo riproduttivo è spesso esteso a tutto l'arco dell'anno, con 3-4 nidiate; dopo una gestazione di 42 giorni nascono 2-4 piccoli di 110-130 g, completamente ricoperti di pelo e con gli occhi aperti; vengono svezzati dopo 3 settimane, diventano indipendenti ad un mese. La maturità sessuale è raggiunta a 6-8 mesi. Può vivere, in natura, fino a 4-6 anni, eccezionalmente fino a 12-13. E' predata da Carnivori, soprattutto Volpe, Martora, Faina, Donnola, Gatto selvatico, da molti Accipitriformi, Falconiformi e Strigiformi.

Status: numeroso.

Distribuzione generale: Europa (tranne parte della Scandinavia); Asia minore, Medio Oriente. E' stata introdotta in Irlanda, Svezia meridionale, Siberia meridionale Estremo Oriente, Cile, Argentina, Uruguay, Bolivia, Nuova Zelanda, Australia, alcune regioni del Nord America. In Italia: tutto il territorio, comprese le isole. In Regione: ovunque.

Protezione esistente: specie cacciabile (L. 11/02/1992, n. 157). Specie protetta dalla Convenzione di Berna (L. 5/8/1981, n. 503, in vigore dall'1/6/1982 in Italia).

Note: a causa dei massicci ripopolamenti a scopo venatorio attuati nel nostro paese si sono verificati veri e propri "inquinamenti genetici" delle popolazioni autoctone con soggetti importati da altri paesi.

 

Il Lupo

Ordine: Carnivori - Famiglia: Canidi

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Collocazione biogeografica:
oloartica-circumpolare

Caratteri distintivi: lunghezza testa-corpo 100-140 cm; altezza al garrese 60-75 cm; coda 30-40 cm; piede posteriore 21,5-27 cm; peso 25-35 Kg. Forma slanciata, di dimensioni medio-grandi. Testa con muso allungato, occhi di media grandezza, orecchie relativamente grandi ed erette, collo robusto e muscoloso; coda mediamente lunga. Arti piuttosto lunghi terminanti con piedi relativamente brevi. Il colore del mantello è variabile a seconda dell'età e della stagione, nei giovani e nei mesi invernali la colorazione tende più al grigiastro, ma il colore di un adulto, specialmente in estate, è nettamente marrone rossiccio.

A Impronta zampa anteriore:
lungh. ~11 cm; largh. ~10 cm

P Impronta zampa posteriore :
lungh. ~8 cm; largh. ~7 cm

Habitat: frequenta località boschive, steppe, cespugliati d'alto piano. L'habitat preferenziale del Lupo italiano è quello della dorsale appenninica al di sopra degli 800-1000 m. Nell'alto Lazio e nella bassa Toscana vive nella macchia mediterranea, alta dal livello del mare 600 m. In ogni caso l'ambiente deve avere un alto grado di selvaticità, presenza umana ridotta, ampi spazi boscati indisturbati, eventualmente pascolo brado. A livello mondiale la specie occupa le tundre artiche come le foreste tropicali indiane e i sub-deserti arabi.

Abitudini: prevalentemente notturno, di giorno si limita al riposo, al gioco e talvolta a piccoli spostamenti. Forte, eccellente corridore, trotta, galoppa, salta ed è capace di nuotare; compie notevoli spostamenti per la ricerca del cibo (la distanza percorsa giornalmente varia da 1 Km fino ad un massimo di 10 Km). Animale sociale, vive in genere in branchi costruiti generalmente attorno ad una coppia ed alla sua progenie; in essi vige una precisa gerarchia continuamente rafforzata per mezzo di rituali, giochi e lotte. La grandezza del branco è in funzione della disponibilità alimentare. Territoriale per gran parte della sua vita, esistono però numerosi animali che vagano solitari lontano dalla normale area di distribuzione. Il territorio varia in genere da 70 a 200 Km2. L'alimentazione è attualmente legata agli Ungulati selvatici, ma anche ai rifiuti, agli Anfibi, Rettili, piccoli Roditori, Insetti e frutti. L'accoppiamento avviene a marzo, dopo un corteggiamento più o meno lungo; la gestazione dura 59-62 giorni. I piccoli, da 4 a 6, vengono partoriti in una tana scavata nel terreno o ricavata tra le rocce; nascono ciechi ed inetti, la femmina non si allontana dalla tana per almeno 45-60 giorni, durante i quali gli altri membri del branco provvedono a nutrirla portando alla tana il cibo necessario. I cuccioli aprono gli occhi al termine della seconda settimana, a 2 mesi cominciano a seguire la madre ed il branco negli spostamenti; la crescita si completa solo al termine del primo anno di vita; la maturità sessuale viene raggiunta al secondo anno. Il Lupo in cattività vive anche 17 anni, ma in natura raggiunge al massimo i 10 anni di età. Il Lupo non ha predatori, se si eccettua l'uomo.

Status: raro.

Distribuzione generale: originariamente nell'intera Regione Paleartica eccetto il Nord Africa (l'areale si estendeva a sud sino all'Arabia e all'India). Ora estinto nell'Europa occidentale tranne che nella Penisola Iberica e in Italia, abbastanza diffuso in Europa orientale. Estinto in Giappone. Presente in America settentrionale (soprattutto Canada ed Alaska). In Italia: l'areale odierno è ristretto alle aree montane dell'Appennino. In Regione: la specie è presente nel Parco nazionale delle Foreste Casentinesi e, in Emilia, nei parchi regionali di montagna e in pratica lungo tutto il crinale appenninico.

Protezione esistente: considerata specie nociva dall'abrogato T.U. 5/6/1939, n. 1016, oggi la specie Canis lupus è protetta in Italia dal D.M. 22/11/1976 ed è particolarmente protetta dalla Legge sulla caccia n. 157 del 1992. E' considerata specie particolarmente protetta dalla Convenzione di Berna (L. 5/7/1981, n. 503, in vigore in Italia dall'I/6/1982). Inoltre il commercio internazionale è regolamentato (D.M. 31/12/1983) essendo specie compresa nell'Appendice II (elenco di specie non necessariamente minacciate di estinzione, ma che potrebbero esserlo in futuro) della Convenzione di Washington.

Note: nel 1973 Boitani stimò presenti in Italia un centinaio di Lupi, diffusi su di un territorio di circa 8500 Km2; dieci anni più tardi lo stesso autore ha ipotizzato un leggero aumento numerico, 150-200 capi distribuiti su di un'area di 13000 Km2. Ogni anno vengono abbattuti 12-15 esemplari. Le cause principali di mortalità del Lupo sono sempre legate all'azione dell'uomo e possono essere così riassunte: caccia condotta con ogni mezzo; competizione per il cibo con cani selvatici e Volpe; invasione umana degli ambienti una volta più inaccessibili dell'Italia centromeridionale. Merita inoltre di essere accennato il problema del randagismo: secondo le valutazioni di Boitani, nel territorio della nostra Regione vi sarebbero circa 40000 cani vaganti (cani rinselvatichiti, cani randagi e cani dotati di padrone ma non controllabili).

 

Il Riccio

Ordine: Insettivori - Famiglia: Erinaceidi

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Collocazione biogeografica:
eurocentroasiatica

Caratteri distintivi: lunghezza testa-corpo 200-300 mm; coda 12-40 mm; piede posteriore 35-50 mm; peso 700-1000 g. Tronco grosso e tozzo con capo non ben distinto dal corpo; zampe forti con dita provviste di unghie robuste; muso appuntito; coda corta e spessa. Rivestito di aculei lunghi e rigidi (circa 5000) di color fulvo giallastro più o meno chiaro con una banda bruno nerastra presso l'apice nella parte superiore del corpo, e di peli lunghi, più o meno radi, nella parte anteriore della testa e nelle parti inferiori del corpo.

A Impronta zampa anteriore:
lungh. ~2,5 cm; largh. ~2,8 cm

P Impronta zampa posteriore :
lungh. ~3 cm; largh. ~2 cm

Habitat: pianura, collina e montagna anche fino a 2000 m di altitudine; in boschi, margini di boschi, campi coltivati, parchi, giardini, siepi, cespuglieti.

Abitudini: Attivo soprattutto al crepuscolo, ma anche di notte, durante il giorno rimane nel suo nido generalmente posto sul terreno. Va in letargo da ottobre ad aprile; la temperatura corporea cade da 34° a 4°, i battiti cardiaci da 120 al minuto a soli 20, gli atti respiratori passano a 10 al minuto. Prevalentemente Insettivoro (Insetti soprattutto, ma anche Lombrichi e Molluschi) e carnivoro (micromammiferi, Uccelli, uova, nidiacei e Rettili). In presenza di nemici si ritira nella corazza spinosa arrotolandosi a palla. Il periodo degli accoppiamenti è compreso tra maggio e settembre con generalmente una sola nidiata: dopo circa un mese di gestazione nascono 4-6 piccoli di circa 10-25 g, con gli occhi chiusi e con 90-150 minuscole spine bianche; a 14 giorni aprono gli occhi, a 22 cominciano a uscire dal nido, a un mese vengono svezzati, a 2 sono indipendenti. In natura vive fino a 7-10 anni.

Status: numerosa.

Distribuzione generale: Europa, Siberia occidentale, Vicino e Medio Oriente. Introdotto in Nuova Zelanda. Qui si considerano cospecifiche le forme europaeus, concolor, ma non amurensis. In Italia: l'intero territorio, comprese le isole. In Regione: ovunque.

Protezione esistente: la caccia al Riccio è stata praticata in passato. Oggi la specie è tutelata ai sensi della L. 11/02/1992, n.157, in quanto considerata specie non cacciabile. Specie protetta dalla Convenzione di Berna (L. 5/8/1981, n.503, in vigore per l'Italia dall'1/6/1982).

Note: subisce un'alta mortalità lungo le strade

 

Lo Scoiattolo

Ordine: Roditori - Famiglia: Sciuridi

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Collocazione biogeografica:
eurosibirica

Caratteri distintivi: lunghezza testa-corpo 190-290 mm; coda 140-340 mm; piede posteriore 52-66 mm; peso 230-480 g. Dimensioni medie, coda lunga completamente ricoperta di peli lunghi e spesso ripiegata sul dorso. Forma snella con testa e collo ben distinti dal tronco; arti anteriori più brevi dei posteriori, questi ultimi atti al salto; orecchie relativamente grandi. Pelliccia ricca e fine, di colorazione molto variabile con dimorfismo stagionale e diverse fasi cromatiche correlabili in parte con la distribuzione geografica, l'habitat e fattori climatici; in linea di massima di colore marrone rossiccio in estate, con le parti inferiori del corpo bianche, di colore bruno scuro in inverno.

A Impronta zampa anteriore:
lungh. ~4 cm; largh. ~2 cm

P Impronta zampa posteriore :
lungh. ~5 cm; largh. ~2,5-3,5 cm

Habitat: preferibilmente nei boschi, sia di conifere che di latifoglie con sottobosco; in montagna sale fino al limite della vegetazione arborea; anche in parchi e giardini.

Abitudini: essenzialmente diurno, molto attivo nella buona stagione, meno in inverno. Vive quasi esclusivamente sugli alberi, è uno straordinario arrampicatore, corre molto velocemente e salta a terra anche da notevoli altezze valendosi della coda come paracadute e dilatando le dita dei piedi per attutire il colpo. Per il riposo e l'allevamento dei piccoli utilizza un nido collocato nel cavo degli alberi o alla biforcazione degli stessi. Cibo assai vario, prevalentemente vegetale (gemme, germogli, erbe, foglie, frutti, semi, funghi ... ), ma anche piccoli animali, nidiacei di Uccelli e loro uova, Insetti. Nasconde e immagazzina cibo nelle cavità degli alberi. Dotato di sensi acuti, in particolare la vista. Il periodo riproduttivo va dalla fine di dicembre a settembre, con due nidiate; dopo una gestazione di 38 giorni nascono 3-4 piccoli nudi, ciechi e pesanti 10 g; a 20 giorni sono ricoperti di pelo, a 30 aprono gli occhi, a 45 cominciano ad uscire dal nido; a 2 mesi vengono svezzati, a 3 sono indipendenti. La maturità sessuale è raggiunta a 10-12 mesi. La durata massima della vita è, in natura, di 6-7 anni, in cattività di 12 anni. E' attaccato soprattutto dalla Martora, dal Gatto selvatico, dai maggiori Falconiformi e Strigiformi.

Status: numeroso.

Distribuzione generale: Europa (comprese le Isole Britanniche); Siberia; Mongolia; Corea; Sakhalin e Giappone. In Italia: tutta la penisola, manca nelle isole. In Regione: abbastanza comune, ma non abbondante, nei boschi di collina e di montagna, nella Pianura Padana è divenuto molto raro.

Protezione esistente: la caccia allo Scoiattolo è stata pratica in passato, secondo le norme dell'allora vigente T.U. 5/6/1939, n. 1016, con i relativi calendari venatori. Solo con la L. 27/12/1977, n. 968, lo Scoiattolo è divenuto non cacciabile ed è quindi specie protetta, anche ai sensi della più recente L. n.157/92. Inoltre è considerato specie protetta dalla Convenzione di Berna (L. 5/8/198 1, n.503, in vigore per l'Italia dall'1/6/1982).

 

 

La Talpa

Ordine: Insettivori - Famiglia: Talpidi

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Collocazione biogeografica:
euroasiatica.

Caratteri distintivi: lunghezza testa-corpo 120-165 mm; coda 23-34 mm; piede posteriore 17-20 mm; peso 65-120 g. Forma tozza e raccolta, di dimensioni medio-piccole; corpo cilindrico con capo poco distinto dal tronco; arti brevi, la parte sporgente dal corpo è costituita prevalentemente dal piede anteriore con dita provviste di unghie lunghe; muso appuntito; occhi piccoli sempre nascosti nella pelliccia; coda breve e carnosa; vibrisse sviluppate ai lati del muso. Corpo ricoperto da una folta e vellutata pelliccia nera con riflessi bruni o grigi od azzurri.

A Impronta zampa anteriore:
fila leggermente curva delle depressioni lasciate dagli artigli

P Impronta zampa posteriore :
lungh. ~1,5 cm; largh. ~1,1 cm

Habitat: dalla pianura anche fino a 2000 metri di altitudine, in campi coltivati, prati con terreni prevalentemente freschi, porosi dove può agevolmente scavare le sue gallerie.

Abitudini: vive sottoterra, in gallerie che essa si scava servendosi degli arti anteriori; in esse caccia, si nutre e passa la maggior parte della sua esistenza solitaria; si unisce ai propri simili solo per la riproduzione; i maschi si combattono fra loro. Animale molto attivo sia di giorno che di notte, non soggetto ad un riposo o letargo invernale. Nei suoi spostamenti e per la caccia, si avvale soprattutto del senso dell'odorato, del tatto e dell'udito. Si nutre principalmente di Lombrichi, Artropodi e loro larve, Molluschi e piccoli Vertebrati. Il periodo degli accoppiamenti è compreso tra marzo e maggio, con una sola nidiata in maggio-giugno; dopo 4 settimane di gestazione nascono 3-5 piccoli nudi e ciechi di 3,5 g; a 14 giorni si rivestono di pelo, a 22 aprono gli occhi, a circa un mese vengono svezzati. La durata massima della vita sembra essere, in natura, di 3 anni. E' predata da Carnivori ed Uccelli Rapaci, quando scava gallerie superficiali o quando fuoriesce occasionalmente dal terreno.

Status: numeroso.

Distribuzione generale: Europa, tranne parte delle zone mediterranee, Irlanda e Norvegia; anche Siberia occidentale. In Italia: regioni settentrionali e centrali sino al Lazio. In Regione: ovunque.

Protezione esistente: nessuna. La L. 11/02/1992, n. 157 esclude espressamente la tutela per questa specie. Per la sua uccisione non è richiesta, quindi, nessuna licenza ed è consentita in ogni periodo dell'anno con l'impiego di qualsiasi mezzo.

 

Il Tasso

Ordine: Carnivori - Famiglia: Mustelidi

imageCollocazione biogeografica:
eurocentroasiatica.

Caratteri distintivi: lunghezza testa-corpo 61-73 cm; altezza alla spalla 30 cm; coda 15-19 cm; piede posteriore 8,5-1l cm; peso 10-16 Kg. Forma robusta, corpo tozzo e basso; collo grosso, testa appiattita con occhi piccoli, orecchie corte e rotonde, muso allungato e appuntito. Arti brevi, piedi spessi e tozzi, dita fornite di unghie sviluppate; coda breve. Pelliccia ruvida, non folta, più rada nelle parti anteriori, peli più lunghi ai lati del corpo. Corpo di colore grigio sul dorso, più chiaro sui fianchi e nero inferiormente, testa bianca con caratteristica striscia longitudinale nera sui lati. Sono presenti ghiandole odorifere anali.

A Impronta zampa anteriore:
lungh. ~5 cm (se l'impronta è completa ~7 cm); largh. ~4 cm

P Impronta zampa posteriore :
lungh. ~4,5 cm (sino alla prominenza centrale), ~6 cm (sino al tallone); largh. ~3,5 cm

Habitat: pianura e montagna fino a 2000 metri di altitudine; in zone boschive con fitto sottobosco, incolti, con suolo ben drenato e facile da scavare.

Abitudini: prevalentemente notturno, piuttosto sociale, vive in gruppi anche di 10-15 individui (1-2 maschi adulti, diverse femmine, alcuni subadulti e piccoli). Di olfatto finissimo, indole giocosa ma facilmente irritabile. Si muove di solito al passo o al trotto, con andatura goffa e poco agile; si arrampica parzialmente, nuota e scava facilmente. All'interno di un'area di 50-100 ha vengono costruite tane con complessi sistemi di gallerie sotterranee e numerose entrate; in esse trascorre il riposo invernale che non costituisce un vero letargo, ma un sonno prolungato. Onnivoro, predilige i Lombrichi. L'accoppiamento può avvenire durante tutto l'anno, ma soprattutto da febbraio a maggio; l'impianto nell'utero dell'ovulo fecondato, avviene però solo in dicembre; dopo due mesi di vera gestazione nascono 1-5 piccoli ricoperti di peli radi e biancastri con gli occhi chiusi. Il parto avviene nella tana in una camera-nido tappezzata di uno strato di vegetali continuamente rinnovato. I piccoli aprono gli occhi dopo circa 5 settimane, cominciano ad uscire dalla tana solo a 2 mesi, smettono di essere allattati ad almeno 3 mesi, si rendono indipendenti a 5-6 mesi. Le femmine raggiungono la maturità sessuale a 12-15 mesi, i maschi a 2 anni. In natura può vivere fino a 15 anni. Non ha predatori, ma competitori (soprattutto la Volpe e i cani randagi).

Status: comune.

Distribuzione generale: Europa; Vicino Oriente; Mesopotamia, Siberia occidentale e centrale, Tibet, Cina, Corea e Giappone. In Italia: tutta la penisola, assente nelle isole. In Regione: ovunque, meno frequente in pianura.

Protezione esistente: è protetto dalla Legge 11/02/1992, n.157. E' inoltre considerata specie protetta dalla Convenzione di Berna (L. 5/8/1981, n.503). Le misure di protezione più efficaci sono offerte dai Parchi nazionali e regionali e dalle Riserve naturali.

 

 

La Volpe

Ordine: Carnivori - Famiglia: Canidi

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Collocazione biogeografica:
oloartica.

Caratteri distintivi: lunghezza testa-corpo 55-80 cm; altezza alla spalla 35-40 cm; coda 30-45 cm; piede posteriore 13,5-16 cm; peso medio 7-8 Kg. Dimensioni medio piccole; forma snella; muso appuntito e lungo, orecchie grandi ed erette; coda lunga e folta. Arti relativamente brevi. Le parti superiori del corpo sono di un colore tendente al rosso fulvo marrone giallastro, i lati hanno sfumature più tendenti al grigio, il labbro superiore è bianco, le orecchie sono di colore marrone con la parte esterna bruno scura ed anche nera, le estremità degli arti sono quasi nere, le parti inferiori del corpo sono di colore chiaro, in genere biancastro, coda fulva con estremità biancastra. Le variazioni razziali, individuali e stagionali sono notevoli.

A Impronta zampa anteriore:
lungh. ~5 cm; largh. ~4-4,5 cm

P Impronta zampa posteriore :
simile

Habitat: presente negli ambienti più estremi e diversi: dai deserti alle praterie, ai boschi, alle regioni fredde fino a quote anche superiori ai 3.000 m di altitudine. Presente talvolta anche in zone suburbane ed in ambienti antropizzati, preferisce però boschi, macchie, cespuglieti con sassaie, anfratti e rocce che offrono maggiori possibilità di rifugio.

Abitudini: specie estremamente adattabile e plastica. Essenzialmente solitaria e territoriale, in certi casi può condurre vita sociale anche complessa, con formazione di nuclei numerosi con una struttura ben definita, specialmente in aree in cui non viene molestata dall'uomo. Di abitudini prettamente notturne, essa percorre gran parte del suo territorio alla ricerca del cibo, infatti la sua attività principale è rappresentata dalla caccia. Corre, trotta, galoppa, striscia sul terreno, salta e all'occorrenza nuota. Si rifugia nelle sassaie, nelle cavità degli alberi, tra le radici, ma soprattutto scava tane o utilizza quella di altri Mammiferi. La tana è spesso composta da un complesso di gallerie, con diverse entrate spesso marcate dal secreto di ghiandole odorifere situate nella zona addominale. Si ciba di tutto quanto sia commestibile, preferisce arvicole, conigli, scoiattoli, lepri, piccoli animali domestici, ma anche Uccelli, rane, inoltre frutta, carogne, cereali, pesce e rifiuti. L'accoppiamento avviene in gennaio, dopo un periodo di corteggiamento anche di 6 settimane; la gestazione dura 51-52 giorni; il parto avviene nella tana, i cuccioli (4-5) sono grigio scuri e ciechi fino a 12-14 giorni, verso i 3-4 mesi si rendono indipendenti; la maturità sessuale viene raggiunta verso i 10 mesi di età. La durata della vita in cattività può raggiungere i 15 anni, in natura è drasticamente più bassa, in media sui 3-4 anni

Status: numerosa.

Distribuzione generale: l'intera regione Paleartica (eccettuata l'Islanda, le isole Artiche, alcune parti della tundra siberiana e aree di deserto estremo) e la maggior parte dell'America settentrionale. In Italia: penisola, Sicilia e Sardegna. In Regione: ovunque in zone di collina e montagna, meno comune nella Pianura Padana.

Protezione esistente: l'abrogato T.U. 5/6/1939, n. 1016, la includeva tra le specie "nocive". Oggi la L. 11/02/1992, n. 157 la annovera tra le specie cacciabili nei periodi indicati; inoltre in quasi tutte le province italiane si organizzano frequenti battute apposite per la Volpe. Prima che uno specifico Decreto Ministeriale lo vietasse (novembre 1976) la pratica dei bocconi avvelenati era tra le più diffuse per il controllo della specie.

 



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